Il Manifesto di "NOI"

Negli ultimi decenni il mondo ha visto nascere e svilupparsi rivoluzioni di portata epocale. Da un lato le ideologie che ci avevano accompagnato attraverso la seconda guerra mondiale sono venute improvvisamente meno, dall’altro l’avvento delle nuove tecnologie hanno ridotto drasticamente i tempi e gli spazi nelle relazioni sociali e commerciali trasformando completamente le logiche e le regole delle economie di tutti gli stati e dando vita a quello che oggi chiamiamo globalizzazione. Queste trasformazioni sono state eccezionalmente rapide e per questo poco comprese e mal governate. Il risultato è che oggi, nonostante vi fossero tutti i presupposti per accrescere le libertà personali e avvicinare le necessità dei singoli ad una dimensione sociale più solidale, viviamo in una società in cui i singoli sono molto meno liberi, hanno molta meno consapevolezza della realtà che li circonda, sono molto più soli, inseriti in un contesto sociale sgretolato e scarsamente solidale.

Questa giungla è stata spacciata da molti come una nuova libertà mentre era solo l’inizio di una esaltazione dell’individualismo senza precedenti. Lo sgretolamento del tessuto sociale e l’esaltazione dell’individualismo a scapito della dimensione collettiva hanno fomentato il disinteresse della gente per il bene comune e il rifugio dei singoli nel conformismo e nella dipendenza verso modelli di vita e consumo imposti dal mercato, atteggiamenti entrambi che hanno ulteriormente accentuato l’impotenza collettiva nei confronti del degrado della nostra civiltà. La politica ed i politici, specchio della società che rappresentano, hanno subito nello stesso modo questa involuzione.

Oggi la politica riesce sempre con più difficoltà a parlare con i cittadini dei loro problemi assolvendo al suo millenario ruolo di sintesi tra le necessità individuali e quelle della collettività. Questo scollamento non solo ha mortificato il ruolo di servizio che la politica aveva nei confronti dei cittadini e dei loro problemi ma ha anche spento la capacità della politica di essere motore di sviluppo sociale ed economico. Da questi problemi deriva la tormentosa sfiducia esistenziale che caratterizza l’uomo moderno, il suo senso di solitudine e di precarietà.

Si fa sempre più urgente la necessità di ridare il giusto spazio alla collettività e ridefinire la libertà individuale partendo dall’impegno collettivo. La politica deve ritrovare il suo spazio. E lo si può individuare nell’antica agorà, luogo privato e pubblico al tempo stesso. Qui l’uomo potrà tornare a interrogarsi e le sofferenze private potranno essere finalmente pensate e vissute come problemi condivisi, comuni e politici.

E’ per questo che, con diversi amici, abbiamo pensato di creare un’associazione che abbia come primo proposito quello di essere più vicini ai cittadini e ai loro bisogni. Un’associazione di cultura politica che deve presentare due caratteristiche principali: la duttilità e la flessibilità. Duttile perché non necessariamente schierata politicamente in una società che sta superando sempre più le rigidità ideologiche e chiede risposte precise a problemi pressanti, flessibile perché ben si presta ad essere “piegata” alle esigenze ed alle necessità di un mondo in continua evoluzione e che sembra averci travolto con i suoi cambiamenti repentini.

Crediamo che ripristinare quel particolare rapporto di fiducia che ha sempre legato la gente comune alla politica sia uno degli aspetti principali per poter iniziare ad intraprendere un percorso che ha l’obbiettivo di ripristinare un tessuto sociale sostenibile e mettere di nuovo al centro della nostra esistenza l’etica del vivere sociale.

Ognuno di Noi porta con sé tutto quello che purtroppo non è riuscito ad essere nella propria esperienza di vita, continuando a trascinarsi dietro quelle debolezze che la società di oggi rende ancora più vive e che acuisce, ogni giorno, in ognuno di Noi. Riteniamo perciò che potrebbe essere possibile valutare, con le parti politiche e con tutte le altre forze attive e associazioni presenti nella città, i possibili punti di contatto su concrete proposte comuni per superare i problemi che attualmente la città mostra e che sono ben evidenziati: il disagio e la disoccupazione, soprattutto giovanile, la perdita di competitività delle imprese, la disgregazione sia economica che sociale. La crisi economica che sta producendo insicurezza del posto di lavoro, la perdita del potere d’acquisto del reddito, l’alienazione giovanile vista nell’aspetto dell’incertezza del futuro lavorativo di ognuno di Noi: sono questi i problemi al centro della nostra attenzione.

Allo stesso tempo però non ci piace la politica gridata dai podi nelle piazze; ci ha annoiato certa retorica populista fatta di false promesse – raramente mantenute – e facili risoluzioni. Pensiamo sia molto più utile iniziare ad avviare un percorso serio e costruttivo in collaborazione con la politica e le istituzioni della città che non pensare di essere l’antipolitica, alla quale, sinceramente, non vogliamo appartenere. Poniamoci subito però una domanda: come poter essere “attrattivi” in un sistema in crisi, in una società a volte sorda e lontana dai bisogni della gente? E soprattutto, come potersi guadagnare la fiducia della gente, dei giovani, ormai così disillusi da una politica che sembra non avergli lasciato più niente in cui credere?

Pensiamo che sia fondamentale motivare le persone, stimolarle nelle cose che gli stanno più a cuore e che realmente gli interessano. Per questo riteniamo importante la scelta del linguaggio e degli interessi comuni che sono un fondamento senza il quale non si possa sperare di attivare uno scambio di idee aperte e costruttive. Specialmente sui giovani, la questione che si pone è come fare a rendere appetibili ai loro occhi temi riguardanti la mobilità sociale, la sicurezza, il lavoro. Questa è la nostra scommessa.

Siena, la città del Palio, la Provincia piena d’arte e di tradizioni. La nostra associazione vuole andare oltre tutto questo, vuole rendere pubblici ed accessibili, attraverso persone comuni quali siamo “Noi”, tutti quei contenuti che ci appartengono e che possano essere di stimolo al progetto di costruzione del nostro futuro e della nostra città. “Noi” vogliamo superare l’onore del nostro passato furioso per rendere collettive le scelte che disegneranno il nostro glorioso futuro.

Viviamo in società. Per NOI dunque niente è davvero buono se non è buono per la società. Voltaire